Giagnoni: «Mi alleno in casa e voglio pensare positivo»

Il capitano Christian Giagnoni è a casa e non può uscire con la sua handbike per le strade di Prato. «La mia scelta è stata quella di stare a casa e di seguire le regole – dice l’handbiker pratese – fin da subito, anche se la federazione ciclismo aveva dato la possibilità di allenarsi in preparazione delle paralimpiadi, ho cercato di non uscire per rispetto delle altre persone e anche per tutelarmi (ci tengo alla pelle). Lavoro con i rulli anche se far finta è diverso rispetto a pedalare sul serio alla fine sembri un criceto, viene un po’a noia, ma cerchiamo di trovare altri hobby per rimanere sempre con il sorriso». Cosa ti sei inventato? «Mi sono dato alla cucina – dice Giagnoni – invento ricette e faccio un po’ alla master chef il cuoco. Soprattutto creo dolci e l’idea è quella di fare il dolce della domenica e metterlo su facebook anzi invito tutti gli amici e coloro che amano creare, anche i nostri pasticceri che sono anche loro campioni della specialità, mettere in rete le loro ricette e condividerle. È un modo per divertirsi e allo stesso tempo essere uniti anche se lontani. L’importante è non avere contatti perché è davvero un momento difficile» . Da qual 23 dicembre 2010, quando un’auto è sbucata e l’ha colpito con lo scooter non ha più potuto camminare ma ha fatto della sua vita un esempio. «Non posso più camminare ma ci sono problemi più grossi. In fondo ho sempre la fortuna di poter fare diverse cose e togliermi soddisfazioni – spiega Giagnoni – anche in questa situazione sono a casa e il mio telecomando è sempre accesso perché voglio essere in contatto con tutti e pensare positivo. La mia vita è cercare di non farsi mancare niente, voler bene e farsi volere bene. E cercare di non lasciare mai un secondo nel vuoto: il tempo passa veloce e, soprattutto, non sai mai cosa può succedere. Chi mai se lo sarebbe aspettato a inizio 2020 che un virus provocasse tutto questo?» Tra l’altro avevi iniziato la stagione alla grande? «Dopo la vittoria del Giro d’Italia handbike e della Firenze Marathon a inizio anno alle Canarie a Lanzarote, in una gara internazionale, ero arrivato quarto sia nella mia categoria che in generale – spiega Giagnoni – ero partito bene in questo 2020 anche perché avevo finito tardi il 2019 e non ero mai stato fermo e avevo riagganciato la preparazione». Sono in forse anche le Olimpiadi e le paralimpiadi e la prima tappa del Giro d’Italia di handbike che era a Bergamo è stata spostata? «Personalmente penso che sia impossibile fare tutta l’annata agonistica soprattutto quella internazionale dove ci sono gli stranieri – spiega Giagnoni – è difficile, e diventa troppo rischioso. Ora questo virus è arrivato dappertutto e gli altri stati, tra l’altro, non hanno il nostro servizio ospedaliero. Se hanno spostato gli Europei di calcio al 2021 penso che anche le Olimpiadi e le paralimpiadi sarà difficile organizzarle. Vediamo, intanto mi alleno e faccio qualche dolce. Aderisco anch’io alla campagna #iorestoacasa #andràtuttobene».

Christian Giagnoni