Tempesti: «Se si prolunga l’emergenza giusto rinviare l’Olimpiade»

Anche il capitano della pallanuoto azzurra cerca di dare forza e speranza a chi come lui è a casa. Stefano Tempesti, ex portierone del Settebello, nato a Prato e lanciato in A-1 dalla Florentia, si è consacrato nella Pro Recco vincendo 14 scudetti consecutivi (e cinque Coppe Campioni). Col Settebello ha collezionato le grandi medaglie dell’era-Campagna. oggi è l’estremo difensore del Circolo Canottieri Ortigia ed ha fermato la sua attività agonistica il 9 marzo. Tempesti aveva scelto di rimanere in Sicilia ma poi ha deciso di tornare a Recco dalla moglie e i suoi due bambini ed ha tutto il tempo di fare il punto della situazione sportiva da qui ai prossimi mesi ma anche di lanciare un appello accorato. «Un altro giorno in casa ma sono sicuro che il momento per ritornare alla vita normale arriverà presto, in questa maniera passeremo più tempo con la nostra famiglia. Un giorno in meno, bisogna avere pazienza e rispettare le regole. Da ogni situazione nascono delle grandi opportunità e in questo caso è l’occasione per rafforzare certi rapporti familiari che in altri momenti soffrono perchè siamo lontani per lavoro o per la distanza, questa è l’occasione di scoprire un po’ noi stessi con l’obiettivo di tornare a essere più vicini. Speriamo di poter baciare, abbracciare il prima possibile le tante persone come abbiamo sempre fatto. Questo momento deve diventare un brutto ricordo che comunque ci ha fatto riscoprire dei valori che non pensavamo più di conoscere».Come passi le giornate? «Ho scelto di tornare a Recco dopo essere rimasto per un pò in Sicilia, ma lo stop si allungava e quindi sono in Liguria con la mia famiglia e sento molto spesso cosa succede a Prato. Mi alleno fra le mura domestiche, per quel che è possibile. E incontro i miei compagni di squadra via Skype o tramite le applicazioni di messaggistica istantanea. Stiamo disputando un’ottima stagione, vogliamo restare uniti per ripartire alla grande, se e quando ricomincerà il campionato».Secondo le ultime disposizioni federali i nazionali di nuoto, pallanuoto e sincro potrebbero continuare gli allenamenti in acqua, ove possibile. Lei però, pur non essendo stato convocato nelle ultimissime uscite del Settebello, oltre a sognare la sua sesta Olimpiade vuole raggiungere il record dello spagnolo Manuel Estiarte.«Io comprendo il punto di vista del presidente e delle federazione, che punta ad una soluzione di compromesso: tutelare la salute degli atleti azzurri e al tempo stesso tenere allenata quella che sarà la probabile squadra olimpica, se però qualcuno dovesse contrarre il virus, saremmo punto e a capo. In questo frangente bisogna fermarsi e le ultime dichiarazione sembrano andare verso questa direzione».Si parla molto di cancellare le Olimpiadi.«Un’ipotesi da tenere in considerazione qualora l’emergenza dovesse prolungarsi. E’ ancora presto per prendere una decisione ma senz’altro c’è questa possibilità. Molti degli atleti di punta, compresa la nazionale di pallanuoto, non riescono ad allenarsi perchè le piscine sono chiuse e so che anche la Pellegrini, Paltrinieri, Detti e qualcun’altro ha difficoltà e sicuramente per la data del 24 luglio ad essere al top. La realtà della situazione si sta rivelando più grave del previsto e quindi adesso bisogna concentrarsi sullo stare bene e non contrarre il virus».Prima di chiudere Tempesti invita tutti alla responsabilità, evitando comportamenti scorretti e «furbizie». “C’è chi è costretto a continuare a lavorare – conclude il portierone – e chi invece pur potendo rimanere nella propria abitazione, trova mille scuse per poter uscire ben oltre le necessità. Adesso non è il momento di fare i furbi ma quello di seguire le regole e forse ancor di più del normale».

Stefano Tempesti