Giagnoni: «Bello poter riprendere, il sogno è Tokyo 2021»

Christian Giagnoni ha ripreso la sua handbike ed è ripartito ad allenarsi per le strade di Prato. «E’ stato bellissimo poter uscire senza problemi e rimettersi a spingere – dice l’handbiker pratese – fino a domenica scorsa la mia scelta è stata quella di stare a casa e di seguire le regole. Fin da subito, anche se la federazione ciclismo ci aveva dato la possibilità di allenarci in preparazione delle paralimpiadi, ho cercato di non uscire per rispetto delle altre persone e anche per tutelarmi. Ho lavorato con i rulli anche se far finta è diverso rispetto a pedalare sul serio alla fine sembri un criceto, viene un pò a noia, ma ho fatto tutto con il sorriso». Ora le paralimpiadi di Tokio si faranno nell’estate 2021 il sogno rimane?«Da un certo punto di vista ho più tempo per allenarmi e il pensiero è positivo. Potrei davvero arrivare a questo grande traguardo – dice Giagnoni – è chiaro che da adesso fino alle selezioni dovrò concentrarmi sempre di più e pensare solo a quell’obiettivo. Ad un certo punto devo essere sincero quel sogno sembrava perso ma ora sono sicuro che creando uno staff possiamo pensare di poter salire la montagna ed essere a Tokio nel 2021». Da quel 23 dicembre 2010, quando un’auto è sbucata e l’ha colpito con lo scooter non ha più potuto camminare ma ha fatto della sua vita un esempio. «Non posso più camminare ma ci sono problemi più grossi. In fondo ho sempre la fortuna di poter fare diverse cose e togliermi soddisfazioni – spiega Giagnoni – anche durante il coronavirus sono stato a casa e il mio telecomando è sempre accesso perché voglio essere in contatto con tutti e pensare positivo. La mia vita è cercare di non farsi mancare niente, voler bene e farsi volere bene. E cercare di non lasciare mai un secondo nel vuoto: il tempo passa veloce e, soprattutto, non sai mai cosa può succedere. Chi mai se lo sarebbe aspettato a inizio 2020 che un virus provocasse tutto questo? Ora la stagione come procede? «La prima gara dovrebbe essere una tappa del Giro d’Italia ad agosto se il virus non farà scherzi – continua Giagnoni – Ora personalmente mi voglio chiarire le idee e pensare davvero al sogno olimpico. Ho l’occasione di potermela giocare ma devo dimostrarlo prima a me stesso e poi agli altri». Hai un progetto che hai chiamato come il docu-film Oltre la Ragione cosa rappresenta per te? «Lo sport è la mia lingua e questa che è partita è la mia terza vita – conclude il campione pratese – la prima è stata con l’hockey, la seconda dopo l’incidente, e questa è una nuova ripartenza perché il covid19 (questo virus invisibile) mi ha fatto riflettere e pensare e per questo sono pronto a convogliare tutta la mia energia in un grande sogno che coinvolgerà tutte le persone che mi vogliono bene e che mi farà maturare come persona. Sono sicuro. Niente sarà come prima e ancora più adesso».