Calamai si presenta: “ A Prato per un obbiettivo importante”

di Roberto Nardi

Si sono incrociate le strade tra il Prato e il centrocampista Matteo Calamai, classe 1991, fiorentino, destinato a essere uno dei punti fermi del centrocampo biancazzurro grazie alla sua esperienza maturata in tanti anni. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina e poi un lungo girovagare per l’italia con oltre 234 presenze fra serie C e Lega Pro. Ha vestito le maglie di Siena, Viareggio, Carpi, Venezia, Paganese, Ischia, Lumezzane, Cosenza, Olbia, Modena, Picerno e Rimini.

“Non ho mai avuto problemi a girare per l’Italia perché questo è il mio lavoro – racconta Calamai – ora torno a casa, visto che sono di Firenze, dopo aver giocato nella primavera viola. Con il Prato finora non c’era mai stata l’occasione di un contatto, avevo affrontato da avversario i biancazzurri quando giocavo nel Viareggio”.

Al termine della sgambata di allenamento che i biancazzurri svolgono due volte a settimana al campo di Montemurlo, in attesa di partire il 18 agosto per il ritiro di Fiumalbo, il centrocampista fiorentino, figlio del noto giornalista della Gazzetta dello Sport Luca Calamai, ci racconta come è maturata la decisione di vestire la maglia biancazzurra.

“Sono stato contattato dal presidente che mi ha voluto conoscere e mi ha presentato il progetto – spiega Calamai – mi è piaciuto subito ed ho apprezzato la fiducia che ha riposto in me. Già conoscevo la società avendo fatto calcio ad ottimi livelli da tantissimi anni. Successivamente ho conosciuto anche il mister e il direttore, e per me stato facile accettare la proposta”.

Il nuovo arrivato spiega quali sono le sue caratteristiche e insieme a Spinosa arrivato dalla Sanremese, saranno i due fulcri del rinnovato reparto di centrocampo.

” Ho sempre giocato come centrale sia nel modulo a due e a tre o come mezzala – prosegue Calamai – e qualche volta ho giocato anche davanti alla difesa. Mi piace sacrificarmi per la squadra, calciare da lontano e mi metto a disposizione della squadra e del mister”.

Calamai ha sposato subito il progetto che gli ha presentato il presidente Toccafondi e si è legato alla società biancazzurra fino al 30 giugno del 2022, firmando un biennale. Una nuova avventura dopo la stagione amara conclusa con la retrocessione a tavolino con il Rimini e troverà un Prato che parte con l’obbiettivo di ritornare tra i professionisti dopo la beffa della scorsa stagione che ha visto i biancazzurri al secondo posto a un punto dalla Lucchese al momento della sospensione.

“E’ stata un’annata particolare come del resto per tutti – conclude Calamai – la retrocessione è stata veramente amara, io e altri siamo arrivati a gennaio insieme al nuovo allenatore. Abbiamo giocato 4 partite senza perdere con due vittorie e c’era la consapevolezza di potersi salvare. Non conosco le vicissitudini della scorsa stagione del Prato ma arrivo con grande fiducia ed entusiasmo. Si parte da una base importante Mi aspetto di fare bene, l’obiettivo è importante ma non serve fare proclami. Serve lavoro dedizione e impegno, non conta il nome. Ho fatto la D a Modena due stagioni fa e non conta essere favoriti. Dobbiamo metterci tutti a disposizione del mister e cercare di lavorare duro per fare il meglio possibile in campionato.”

Idee chiare e niente proclami ma lavoro impegno e dedizione. La parola ora passa al campo.

Matteo Calamai